Val d’Oten, escursione Praciadelan, rifugio Capanna degli Alpini, cascata delle Pile,rifugio Galassi

19 Febbraio 2024
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Val d’Oten, escursione Praciadelan, rifugio Capanna degli Alpini, cascata delle Pile,rifugio Galassi

Una escursione facile, abbastanza lunga e di buon dislivello se si raggiunge anche il rifugio Galassi all’Antelao.
Ci permette di conoscere una valle che s’insinua profondamente tra la catena delle Marmarole e il mastodontico massiccio dell’Antelao.
Si tratta di una valle molto suggestiva, grandiosa per dimensioni, attorniata da imponenti formazioni rocciose, che ci riserva incredibili sorprese nascoste tra i suoi meandri, quali la cascata delle Pile.
Notevolissimi anche altri aspetti naturalistici, da Praciadelan dove si giunge in auto, tutto il percorso si svolge tra imponenti mugheti, impressionanti sono poi le lisce placconate rocciose dei contrafforti settentrionali del colossale Antelao.
Molto nota e ben frequentata anche l’escursione da Praciadelan al rifugio Chiggiato.

La nostra escursione si divide in tre parti.

Dapprima una facile e tranquilla passeggiata lungo la stradina sterrata (con il disturbo di qualche fuoristrada) che da Praciadelan (m.1050) ci permette di raggiungere il ridente rifugio Capanna degli Alpini (m.1395) al Pian della Gravina, dove è inevitabile una buona sosta gastronomica.

Dalla Capanna degli Alpini in pochi minuti ci infiliamo nell’orrida, strettissima, gola sul cui fondo rumoreggia la spumeggiante cascata delle Pile.
Dopo le ripide rampe, agevolate da gradini artificiali e ponticelli, nell’anfratto largo appena qualche metro che non permette di vedere il cielo soprastante, ci troviamo al cospetto della potente cascata e l’aria diviene completamente satura di umidità.
L’aria è fredda, la luce scarsa, il respiro difficile, l’umidità ci bagna più della pioggia, un suono dalla musicalità profonda e infinita ci accompagna, ed è sempre una grande emozione contemplare stupefatti questo splendido spettacolo della natura.

Ritornati al sentiero principale affrontiamo i 600 metri di dislivello, parzialmente boscosi, e con una lunga teoria di tornanti giugiamo al rifugio Pietro Galassi (m.2018).

Il rifugio è stato ricavato riciclando, nel 1930 da parte di privati e successivamente dal Cai di Mestre, una caserma della grande guerra in bella posizione sulle falde occidentali dell’Antelao, che digradano dalla cima come un gigantesco piano inclinato.
E’ la base per l’impegnativa salita alla seconda cima delle Dolomiti, l’Antelao (m.3263). Escursione solo per escursionisti molto esperti (Cai=EEA) con qualche passaggio delicato di arrampicata, placconate liscie, scabrose ed esposte, e tratti di ghiacciaio. Verso la cima il bivacco Cosi.

Nei pressi del rifugio la forcella Piccola d’Antelao mette in comunicazione Calalzo e il Centro Cadore con l’Ampezzano. Dalla forcella, infatti, è facilmente raggiungibile (sentierone su grandiosi ghiaioni) il rifugio San Marco ed è possibile scendere a San Vito di Cadore.

Le descrizioni e i tempi di percorrenza sono indicativi al solo scopo di dare una indicazione preventiva, l’Hotel non risponde di eventuali cambi percorsi, chiusure strade o sentieri. Prima di partire informarsi negli Uffici di informazione turistica locali o presso le guide alpine. Si consiglia di utilizzare abbigliamento e calzature da montagna

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