La ciclabile delle Dolomiti

19 Febbraio 2024
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La ciclabile delle Dolomiti

La pista ciclabile delle Dolomiti, passa a pochi metri dall’Hotel Antelao, è un lungo percorso ciclo-pedonale che si snoda fra la provincia di Belluno e quella di Bolzano.
Essa ripropone il percorso della ferrovia Calalzo di Cadore-Dobbiaco, dismessa nel tratto Cortina d’Ampezzo-Dobbiaco nel 1961 e nel tratto Calalzo-Cortina nel 1964.
La pista ciclabile ripercorre a grandi linee il percorso della Ferrovia delle Dolomiti anche se alcuni tratti passano, invece, sull’antico percorso della Via Regia , proprio a fianco dell’Hotel Antelao che si trova nella Val Boite, la valle che precede l’Ampezzo. Questo tratto è tra i più belli della ciclabile, dominati dalle vette più prestigiose delle dolomiti come l’Antelao, le Tofane, il Pelmo, il Sorapiss e il Cristallo.
I clienti dell’Albergo hanno la possibilità di utilizzare le Mountain bike o city bike messe a disposizione gratuitamente. Per i bambini sono disponibili dei seggiolini per le city bike o delle piccole biciclette.

Durante l’estate può aiutare il biker bus. Che parte da Calalzo e arriva a Cimabanche. Orari ancora non disponibili.
La partenza è dalla stazione ferroviaria di Calalzo. La pista inizia proprio accanto all’edificio. Volendo, per gli amatori , si può arrivare alla partenza della vecchia pista o salendo la scalinata di fronte alla stazione, oppure percorrendo la strada e girando subito a destra. Si arriva così alla ex stazione Calalzo-Cortina.

Le località che la ciclabile attraversa, partiti da Calalzo, sono le seguenti: Pieve di Cadore, Tai di Cadore, Valle di Cadore, Venas di Cadore, Peaio, Vodo di Cadore, Cancia, Borca di Cadore dove si trova L’Hotel Antelao, Dogana Vecchia, Acquabona, Zuel, Cortina d’Ampezzo, Fiames, Cimabanche, Carbonin, Lago di Landro, lago di Dobbiaco, Dobbiaco.

La pista, attraversando i centri abitati, offre quindi interessanti percorsi culturali e turistici di grande rilievo: èconsigliabilea Pieve di Cadore. salire la stradina verso la casa del Tiziano, noto pittore, e a pochi giri di pedale ci si trova in una delle piazze più belle del Cadore e più importanti dal punto di vista politico ed economico.

Subito dopo s’incontra un primo spettacolare passaggio, il caratteristico ponte sopra la statale trafficata di auto.

L’orientamento è quasi banale, segnalato da numerose tabelle. A Valle di Cadore si susseguono numerose spettacolari gallerie, tutte ben illuminate. Il percorso si snoda con pendenze costanti e larghi curvoni intervallato dai caratteristici edifici delle ex stazioni, vagamente in stile liberty alpino. A Borca di Cadore il paesaggio si apre in un’ampia radura con un colpo d’occhio da lacrima per le quinte rocciose dell’Antelao e del Pelmo.

Spettacolare anche il tratto dopo San Vito di Cadore fino alla folcloristica Dogana Vecchia, dove si abbandona decisamente la vicinanza della strada per scendere lungo il corso del Boite. Questo comporta che poi si dovrà risalire per giungere in centro a Cortina.

Dalla stazione (ora degli autobus e parcheggio) di Cortina s’imbocca (di fronte ad un alberghetto) la pista. Un buon tratto è asfaltato e molto frequentato da gente a passeggio dal centro.
Poco dopo aver lasciato l’incrocio dell’ospedale, buonissima fontana d’acqua, la strada diviene sterrata e l’ambiente più solitario e boscoso.

Si passa la stazioncina di Fiammes, proprio sotto le quinte rocciose di Punta Fiames.
La salita si fa leggermente più accentuata (sempre di pendenze ferroviarie si tratta), passando due spettacolari gallerie ed il ponte in ferro costruito dagli austriaci sul grande orrido.
Si giunge a Ospitale, alberghetto isolato e chiesetta, un tempo ospizio per pellegrini ed anche lazzaretto.
Ancora bosco e pozze d’acqua e si arriva a Cimabanche, al culmine della salita a 1550 metri di quota.

Cambiata regione, ora Alto Adige, si scende a Dobbiaco non prima di essere passati per Carbonin, antico luogo di villeggiatura imperiale (ora vasto complesso turistico), il lago di Landro e la famosissima cartolinesca veduta sul versante nord/ovest delle Tre Cime di Lavaredo.

Le descrizioni e i tempi di percorrenza sono indicativi al solo scopo di dare una indicazione preventiva, l’Hotel non risponde di eventuali cambi percorsi, chiusure strade o sentieri. Prima di partire informarsi negli Uffici di informazione turistica locali o presso le guide alpine. Si consiglia di utilizzare abbigliamento e calzature da montagna.

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